La Villa
Sulle colline di Montechiaro sorge Villa “Le Mingarine” della Famiglia Garagnani.
La Villa fu costruita all’inizio del ’900. Fino a quel momento in quel luogo si trovava una stalla per bovini, con annessa “stanza delle foglie” che ora è una parte della cantina, e che costituisce la parte più antica della Villa.
Successivamente si operò una trasformazione che portò l’intera area agricola ad inglobare la Villa.
Sia in epoca longobarda che bizantina questo territorio occupava una posizione strategica, come si intuisce da alcuni nomi di luoghi della zona, dalle numerose case-torri e dagli antichi fortilizi presenti nell’area.
Nel XIV secolo la dominanza territoriale dei conti Panico, portò un periodo di accanite guerre con il comune di Bologna, fino alla cattura e all’incendio del castello del conte.
Seguì un periodo di pace nel quale l’aristocrazia bolognese si espanse in questi territori costruendo palazzi di campagna sia come luogo di ozio sia come sede della propria impresa agricola.
In seguito a questo, fino al ’600-’700 la zona del Le Mingarine vide un progressivo impoverimento delle originarie famiglie proprietarie dei terreni agricoli, “i fumanti”, trasformandosi in mezzadri, che venduta la proprietà terriera, lavoravano per i nuovi padroni. In questo periodo l’edificio iniziò ad essere indicato con il nome attuale, a seguito della familgia Minghini che vi abitò.
A metà del ’700 Gianangelo Belloni, ricco mercante, acquistò Le Mingarine, già famosa nei documenti dell’epoca per la produzione di uva “molta e preziosa”, e quando dopo quasi un secolo la proprietà passò di famiglia, si avvicendarono appartenenti della media borghesia rurale, che le diedero nel corso degli anni l’aspetto attuale.
